10 Novembre 2022

Il ruolo chiave di Ricca IT per la business continuity dell’Università di Catania

Prestazioni migliori, scalabilità e semplificazione nella gestione dell’infrastruttura nel progetto realizzato insieme a Nutanix e Lenovo

Recentemente, l’Università di Catania ha scelto nuove soluzioni software per rinnovare il data center, ottenendo un miglioramento nelle prestazioni, maggiore scalabilità nonché una semplificazione nella gestione dell’infrastruttura con una business continuity più efficace. Anche in questo caso, si è rivelata particolare fonte di soddisfazione la scelta di puntare sull’ormai affiatato tandem aziendale Nutanix-Ricca IT. Ma vediamo meglio con quali passi, iniziando dallo scenario nel quale si è instaurato il processo operativo, seguendo i dettagli forniti anche dall’importante nota stampa diffusa in merito da Nutanix e citata dal dettagliato resoconto pubblicato da ZeroUnoweb.it.

Il contesto operativo dell’Università di Catania

Fondato nel 1434, l’ateneo più antico della Sicilia ospita circa 2.500 persone, tra personale docente, ricercatori e figure tecnico-amministrative. Vanta circa 40.000 studenti iscritti ad oltre 100 corsi di studio, tra lauree triennali e magistrali, dottorati di ricerca, master e corsi di specializzazione e perfezionamento. La popolazione universitaria così composta utilizza i servizi erogati da un sistema informativo che poggia su due data center presso due siti, collegati in fibra ottica: uno collocato all’interno degli uffici dell’università, l’altro nella cittadella universitaria.

Il bisogno strutturale del committente UNICT

Nel 2018 l’Università di Catania decide di rinnovare completamente la propria infrastruttura IT, ritenuta obsoleta e pertanto non più adeguata a sostenere la mole di richieste da parte degli utenti dei diversi servizi. A descrivere anche ai colleghi di Nutanix il sistema, di vecchia concezione e necessitante di rinnovo, Gerardo Maiorano, IT Manager dell’Università di Catania: “Volevamo cambiare paradigma, adottando l’iperconvergenza. Una delle esigenze prioritarie era implementare la business continuity: già allora utilizzavamo due siti, di cui uno per il disaster recovery, ma le procedure venivano azionate manualmente, ritardando non poco la ripresa dell’operatività”.

La gara per la scelta del partner che potesse rispondere alle esigenze dell’ateneo viene indetta nel 2020, partendo da due parametri di fondamentale importanza: essere liberi di poter scegliere i brand per l’hardware, senza legarsi a un singolo fornitore; acquisire maggiore scalabilità, poiché l’ateneo voleva poter crescere a piccoli passi, diluendo l’investimento iniziale. In seguito alla gara pubblica e alla valutazione dell’apposita commissione tecnica, la scelta per la realizzazione del progetto, così complesso e articolato, è ricaduta dunque sul partner Ricca IT e sulla tecnologia Nutanix, riconosciuto protagonista nell’ambito dell’iperconvergenza.

Il progetto di successo

Il progetto proposto da Nutanix e Ricca IT è stato considerato il migliore per la capacità di strutturazione innovativa, l’affidabilità conclamata rispetto a simili incarichi ottimamente condotti in passato per molteplici università e istituzioni, nonché l’economicità della proposta articolata, rivelatasi brillante sia in termini di pianificazione progettuale che di esecuzione, grazie all’ottimo lavoro dei team di sistemisti messi in campo. La soluzione si concretizza con la modernizzazione del data center e, in particolare, con 3 nodi Nutanix (su hardware Lenovo, altro partner cruciale di ormai conclamata affidabilità per Ricca IT e non solo), collocati presso la sede centrale e altri 3 nodi installati presso una sede periferica. I due cluster sono collegati attraverso una connessione in fibra ottica (metro cluster) e a completare la configurazione, viene installato un server ‘witness’ che controlla in tempo reale la stabilità dei due siti. Sulla nuova infrastruttura, che sostiene circa 200 server virtuali, poggiano tutte le applicazioni gestionali e amministrative dell’ateneo, oltre ai siti web.

Grazie a quest’operazione, l’importante ateneo ha raggiunto importanti obietti tra cui la semplificazione della gestione dell’infrastruttura hardware e software, prestazioni e servizi migliorati per tutti gli utenti sia in sede sia in remoto, nonché maggiore sicurezza e affidabilità, con una business continuity, di fatto, più efficiente“Abbiamo raggiunto l’obiettivo di rendere più facili tutte le attività di configurazione, manutenzione e aggiornamento, ma anche l’installazione di nuovi componenti hardware ora è decisamente più agevole: siamo passati da tempi misurabili in settimane a ore, avendo anche annullato il rischio di fermi macchina”afferma Gerardo Maiorano, con una soddisfazione che Ricca IT non può che condividere ancora una volta con Nutanix e in particolare con i tecnici di particolare valore distintisi nel supporto all’università, nonché al suo nobile scopo didattico, accademico e formativo per i nostri giovani.